Il nuovo PNE: Francesco Bevere e l’importanza del Piano Nazionale Esiti

Presentato a Roma il nuovo Piano Nazionale Esiti da parte del Ministro della Salute, dal Direttore Scientifico del progetto, oltre che dal Direttore Generale dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS), Francesco Bevere.
Importanti le dichiarazioni rilasciate da quest’ultimo in merito al rinnovato strumento di natura sanitaria, il quale a partire da questa edizione rappresenterà più di un semplice strumento atto a fotografare la modalità di erogazione dell’assistenza sanitaria italiana, rendendo possibile per Agenas e per le Regioni di effettuare le analisi e i monitoraggi previsti dall’articolo 12 del “Patto per la Salute 2014-2016”.
Pensato per la governance degli addetti ai lavori, l’importanza del PNE risiede nella possibilità di formulare valutazioni comparative in relazione a efficacia, sicurezza, qualità ed efficienza delle cure somministrate dal servizio sanitario a livello nazionale, non riportando tuttavia dei giudizi derivati da graduatorie o classifiche. La sua forza si basa sulla criticità di interpretazione, sulla complessità dei modelli di analisi, sui metodi statistici di sviluppo degli indicatori e sulle modalità di presentazione.
Tra le novità introdotte nella nuova versione si rivela interessante la sezione dedicata agli “strumenti per audit”, all’interno della quale tutte le strutture che riportano valori estremi per determinati indicatori vengono elencate al fine di attivare i processi di audit in merito alla qualità dei dati.
A conferma dell’efficacia di tale strumento, continua Francesco Bevere, già nel 2013 si sono registrati miglioramenti in quelle situazioni rilevate come carenti nel 2010 e 2011, grazie agli audit attivati in base ai dati forniti dal PNE.

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