Susanna Esposito: come contrastare la cistite. Il decalogo di WAidid

La cistite è una patologia fastidiosa, causata nell’80% dei casi da Escherichia coli, il più comune batterio intestinale, a cui seguono Staphylococcus aureus e Proteus spp.. L’infezione è causata infatti da batteri provenienti dall’intestino che giungono nella vescica attraverso l’uretra. Per questo motivo, data la brevità dell’uretra femminile, la cistite batterica colpisce maggiormente le donne, con un rapporto di 4 a 1 rispetto agli uomini. Questi ultimi però non sono del tutto al sicuro dall’infezione, che può manifestarsi a seguito dell’ipertrofia prostatica che comporta un incompleto svuotamento della vescica e la proliferazione dei batteri. Per quanto riguarda i bambini, la cistite può verificarsi anche nei primi anni di vita.
Secondo la prof.ssa Susanna Esposito, Presidente WAidid e Professore Ordinario di Pediatria presso l’Università di Parma, una corretta igiene personale e qualche semplice accortezza nella vita quotidiana possono aiutare ad allontanare i batteri e il riverificarsi della patologia. Il decalogo stilato dagli esperti di WAidid contiene le regole più utili da tenere a mente per prevenire la cistite.
È fondamentale bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, per diluire la concentrazione batterica e prevenire la stipsi. Una corretta igiene intima (meglio dall’alto verso il basso), aiuta a impedire la proliferazione dei batteri: questa va tenuta a mente soprattutto dopo i rapporti sessuali e in ambienti rischiosi come la piscina o la spiaggia. Utilizzare un sapone neutro che non alteri il PH dell’apparato genitale risulta molto utile, così come non trattenere troppo a lungo l’urina: non aspettate! Servono poi una dieta ricca di fibre, biancheria intima di cotone e pantaloni non troppo stretti. Bere succo di mirtilli rossi (cranberry) aiuta ad acquisire i flavonoidi, fondamentali per contrastare l’annidamento dei batteri nella vescica.
Questi sono solo alcuni degli accorgimenti da mettere in pratica. “Nel caso in cui si manifestino i sintomi“, ha spiegato la prof.ssa Susanna Esposito, “è fondamentale rivolgersi tempestivamente al medico: solo attraverso l’esame delle urine e l’urinocoltura, ovvero gli esami mirati a verificare la presenza di batteri e a identificarne la tipologia, potrà essere confermata la diagnosi e prescritto il trattamento più adeguato in grado di eradicare l’infezione e contrastare il più possibile le recidive“.

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