Cardiologia molecolare: all’ICS Maugeri S.p.A. consegnati quattro defibrillatori a famiglie con soggetti a rischio
Il 26 marzo scorso, presso il centro congressi di ICS Maugeri S.p.A., quattro famiglie – che tra i loro componenti hanno chi è affetto da patologie genetiche che aumentano il rischio di morte cardiaca improvvisa – hanno ricevuto un defibrillatore semiautomatico, fondamentale per poter intervenire tempestivamente in caso di necessità. Alla consegna dei defibrillatori è seguito il corso, tenuto dai volontari della Croce Azzurra di Garbagnate (VA), di Basic Life Support Defibrillation (BLSD) per i famigliari.
La donazione è avvenuta grazie alla solidarietà e collaborazione tra l’Associazione Alessio Koeman Allegri e l’Associazione Una famiglia per il cuore, unite all’impegno scientifico della professoressa Silvia Priori. Dopo la morte improvvisa sul campo da gioco del cestista Alessio Koeman Allegri a causa di una patologia genetica, la moglie e gli amici hanno mostrato il loro impegno verso la comunità dando vita alla Associazione che porta il suo nome. Nel corso della giornata sono stati consegnati i defibrillatori alle famiglie i cui componenti hanno un problema genetico: si tratta di bambini o ancora troppo piccoli per un defibrillatore cardiaco impiantabile o la cui patologia non è ancora grave. In questi casi possedere un defibrillatore in casa risulta essere indispensabile. L’incontro ha rappresentato anche un momento di sostegno e riconoscimento nei confronti di tutti i ricercatori che sono impegnati quotidianamente nell’Unità di Terapia Genica: grazie alle ricerche avanzate oggi è possibile prevenire e curare numerose patologie.
“Fortunatamente oggi abbiamo più risposte – ha spiegato Silvia Priori, Primario di Cardiologia Molecolare presso ICS Maugeri S.p.A. (Pavia) – sia dal punto di vista farmacologico, sia con defibrillatori impiantabili posizionati sottopelle che permettono di interrompere aritmie anche letali. È essenziale riconoscere il difetto genetico, questo ci permette non soltanto di curarlo con dei farmaci ma con delle terapie geniche che sono in grado di compensare tutte le alterazioni che portano le aritmie causate dal difetto genetico”.