Giampiero Catone su “La Discussione”: lavoro, pensioni e sviluppo, come ripartire
Occupazione, sviluppo, pensioni: sono i tre grandi dossier che rappresentano una sfida eccezionale per il nuovo Governo. Giampiero Catone, alla guida del quotidiano “La Discussione”, ha riflettuto sulla situazione attuale, parlando di problemi e di possibili soluzioni.
In un recente editoriale, il Direttore ha analizzato la grande tematica dei lavoratori autonomi, particolarmente rilevante in Italia a causa dei numeri che si riscontrano nel nostro Paese: “I lavoratori dipendenti in Italia sono 18 milioni, più altri 5 milioni sono autonomi. Questi ultimi sono una cifra che classifica l’Italia come il Paese europeo con il più alto numero di occupati in proprio. Per la precisione il doppio. L’incidenza sul totale è la più alta anche fra i giovani”. Occorre poi considerare che il 72% dei lavoratori autonomi non ha dipendenti né collaboratori e il 14% ha un solo cliente-committente, il che crea una situazione di dipendenza.
Giampiero Catone ha quindi parlato della carenza di personale specializzato in tutti gli ambiti, da medici e infermieri fino agli ingegneri. “Non si riesce a mettere mano a politiche formative più diffusive ed efficaci”, ha scritto il direttore. I salari troppo bassi spingono gli specialisti e la manodopera verso altri Paesi. “Abbiamo bisogno di riforme vere e coraggiose, che siano modellate alle nostre necessità con un sistema che offra maggiori tutele e anche una fiscalità sul lavoro diversa, che incentivi chi fa e produce, che sia autonomo, dipendente o impresa”.
I dossier del lavoro e della previdenza infine devono tornare subito in primo piano: “Non si esce dai problemi con l’assistenzialismo e fondi dati a pioggia. La campagna elettorale è finita, il Paese è chiamato a produrre di più, serve una occupazione stabile, remunerata in modo soddisfacente”.
Per visualizzare l’editoriale completo:
https://ladiscussione.com/197846/lavoro/lavoro-e-pensioni-riforme-mancate-basta-assistenzialismo-salari-piu-dignitosi/