La situazione in Ucraina richiama alla memoria i conflitti del Novecento: Federico Motta Editore ripercorre le ostilità del Dopoguerra

Mentre in Ucraina soffiano venti di guerra, la memoria dell’intera Europa rivive il periodo della guerra fredda e dei numerosi conflitti scoppiati nel Novecento. Le fasi più buie del nostro continente, decennio dopo decennio, trovano spazio anche nelle opere pubblicate da Federico Motta Editore: i volumi dedicati alla Storia pubblicati della Casa Editrice raccontano infatti l’età della guerra fredda e le guerre scoppiate in Europa nel Novecento.
Nel suo saggio pubblicato sull’Età moderna, il professore e autore Paolo Soddu ricorda le origini del termine «guerra fredda»: l’espressione fu utilizzata per la prima volta dal consigliere di Roosevelt, il finanziere Bernard Baruch, ma fu il giornalista Walter Lippman a introdurla nel linguaggio comune nel 1947. Con guerra fredda si indica il periodo successivo alla fine della Seconda Guerra Mondiale, ovvero il confronto mondiale tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica, che si concluse con la caduta dell’URSS nei primi anni ’90. Dalla riorganizzazione dell’Europa nel Dopoguerra dipendevano gli equilibri mondiali: la base di questa divisione era la Germania con la parte est sotto l’influenza sovietica e quella ovest sotto l’influenza americana. Tale condizione terminò, ricorda Federico Motta Editore, con la caduta nel 1989 del Muro di Berlino, ultimo baluardo della guerra fredda, e con il successivo scioglimento dell’URSS (1991).
La Casa Editrice si è poi occupata anche dei conflitti scoppiati in Europa nel Novecento, soprattutto nell’opera Decenni di storia contemporanea e nei volumi enciclopedici di aggiornamento. In queste pagine, gli autori si sono occupati ad esempio della guerra civile spagnola o dell’occupazione militare della Crimea. Nel 1936 il conflitto che insanguinò il cuore della penisola iberica si concluse tre anni dopo con la dittatura imposta da Francisco Franco. Altri scontri avvennero poi con le invasioni naziste: inizialmente con le occupazioni nel 1938 dell’Austria e l’anno successivo della Cecoslovacchia e successivamente con l’invasione della Polonia, che segnò l’inizio della Seconda Guerra Mondiale.
Sono diverse le azioni militari intraprese dall’Unione Sovietica. Durante la guerra fredda, inviò le proprie truppe in Ungheria per contrastare la rivolta anticomunista nel 1956 e nel 1968 invase la Cecoslovacchia per porre fine alla primavera di Praga. Le opere di Federico Motta Editore ripercorrono inoltre la serie di scontri che tra il 1991 e il 2001 portarono alla fine della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia e, più recentemente, l’occupazione militare russa della penisola di Crimea nel 2015.

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