Carlo Malinconico: Europa, debito pubblico e PA, le proposte per il rilancio del Paese

Giurista, avvocato e ordinario di Diritto dell’Unione Europea, Carlo Malinconico è noto per aver ricoperto importanti incarichi pubblici e privati nel campo del diritto, dell’editoria e dell’energia. Nel marzo 2020, in piena emergenza sanitaria ed economica causata dalla pandemia di Covid-19, ha espresso le sue riflessioni su come l’Italia potesse affrontare la crisi e ripartire con una nuova visione politica e industriale. A distanza di tre anni, le sue dichiarazioni appaiono attuali e possono ancora apportare un significativo contributo al dibattito nazionale. Tra i punti salienti del suo pensiero la necessità di portare avanti una “politica internazionale ben meditata”, specialmente nei confronti dell’Unione Europea, che nel periodo più acuto della crisi ha dimostrato di avere istituzioni in grado di “resistere agli egoismi dei singoli stati”. Lo sforzo dell’Europa si è poi tradotto pochi mesi dopo nel Next Generation EU, con l’Italia come principale beneficiario. Per accedere alle risorse, il Governo Draghi ha dovuto presentare il cosiddetto PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, indicando priorità di spesa e riforme da attuare in linea con le raccomandazioni europee. La Commissione UE ha invitato il nuovo Esecutivo di Giorgia Meloni ad accelerare sul Piano, ponendo l’attenzione sulle vulnerabilità connesse al debito pubblico, alla capacità amministrativa e alle tasse troppo elevate sul lavoro. Ed è su questi temi che Carlo Malinconico, a poche settimane dallo scoppio della pandemia, chiedeva massima attenzione e interventi decisi. Sul debito pubblico il timore dell’esperto era che il surplus inizialmente concesso dall’Europa potesse portare a spese improduttive invece di essere investito su infrastrutture, digitalizzazione e nuovi cantieri. Un rischio acuito da una Pubblica Amministrazione ormai troppo rigida per rispondere alle sfide delle crisi globali sempre più frequenti e con funzionari ormai inclini alla deresponsabilizzazione per timore di conseguenze legali. A completare il quadro una giustizia lenta e imprevedibile, caratteristica che tende ad allontanare gli investimenti esteri. Una riforma organica della PA per rendere la burocrazia più agile e digitale, la centralizzazione dei fondi europei e l’introduzione di strumenti di garanzia a protezione dello sforzo dei funzionari pubblici le soluzioni proposte nel 2020 da Carlo Malinconico. Idee in parte recepite nel PNRR e ancora oggi alla base del rilancio economico e sociale dell’Italia, che ha ancora poco tempo per utilizzare le crisi attuali come “shock benefici” per ripartire.

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