Federico Motta Editore: “Il nome della rosa”, un viaggio artistico tra fumetto e opera lirica
Nel panorama contemporaneo, “Il nome della rosa”, celebre opera di Umberto Eco, continua a ispirare e ad essere adattata in forme artistiche diverse. Il romanzo si è trasformato questa volta in un affascinante fumetto: ad assumere il complicato compito di portare la storia a un nuovo livello visivo è Milo Manara, maestro del fumetto classico contemporaneo. Come ricorda Federico Motta Editore, si tratta di una scelta grafica raffinata la cui eleganza e l’uso frequente di immagini medievali hanno dato vita a un graphic novel senza precedenti. Quest’opera si unisce così agli altri adattamenti che hanno preso forma a partire dal romanzo originale, come il celebre film del 1986, diretto da Jean-Jacques Annaud, e la recente serie televisiva del 2019.
Tuttavia, le sorprese non finiscono qui, poiché anche il mondo dell’opera lirica si prepara a rendere omaggio a “Il nome della rosa”. Il Teatro alla Scala ha commissionato al compositore Francesco Filidei la creazione di un’opera tratta dal romanzo. Questo nuovo spettacolo lirico, il cui debutto è previsto per il 2025, si preannuncia come un’esperienza straordinaria, in cui la magia della musica si fonderà con la trama intricata e misteriosa che ha reso celebre il capolavoro di Umberto Eco.
Il fumetto realizzato da Milo Manara rappresenta un’importante iniziativa editoriale di portata internazionale, essendo stato pubblicato simultaneamente in tutto il mondo. Prima di quest’opera, il romanzo di Eco era stato adattato per il grande schermo dal regista francese Jean-Jacques Annaud nel 1986.
La storia del fumetto
Grazie al saggio di Daniele Barbieri sull’Età moderna di Federico Motta Editore è possibile ripercorrere le tappe principali della storia del fumetto. L’evoluzione di questo genere narrativo ha radici lontane che possiamo far risalire al 1896, quando Richard F. Outcault introdusse per la prima volta il balloon, la caratteristica nuvoletta dei fumetti, nella sua serie The Yellow Kid. Nello stesso anno, iniziarono a essere pubblicate sequenze di vignette capaci di dare maggiore movimento al disegno. Nel 1907, invece, le strisce umoristiche consentirono di proseguire la stessa storia da un giorno all’altro. Come ricorda Daniele Barbieri nel saggio pubblicato da Federico Motta Editore, dalle strisce comiche si passò ai fumetti non umoristici: nel 1929 fu Tarzan a inaugurare il filone avventuroso. Negli anni ‘30 nacquero poi i comic book, pubblicazioni periodiche interamente dedicate ai fumetti.
I supereroi fecero la loro comparsa nel 1938 con la pubblicazione della prima avventura di Superman. Nel 1939 fu la volta di Batman. Negli anni ’60, Stan Lee, Jack Kirby, Steve Ditko e altri autori introdussero nuovi personaggi destinati a rivoluzionare il mercato, come i Fantastici Quattro, l’Uomo Ragno e gli X-Men. Il graphic novel, invece, nacque nel 1978, quando Will Eisner pubblicò “Contratto con Dio”.