Italia, Paese per giovani? L’editoriale del 2011 di Auro Palomba

Meglio tentare di fare carriera all’estero o restare in Italia? In un’editoriale del 2011 per la newsletter di Fondazione Nord Est, Auro Palomba prova a rispondere a una domanda che ancora oggi molti giovani si fanno. Il Presidente di Community, gruppo specializzato nel reputation management, rileva come nelle posizioni chiave di politica e imprese gli under 40 (per non dire i trentenni) siano davvero pochi: basterebbe questo a definire una situazione controproducente anche in termini di progettualità.
È difficile ad esempio definire programmi politici o imprenditoriali a lungo termine se questi arrivano a superare la realistica aspettativa di vita di chi promette di metterli in atto. Non a caso, come osserva Auro Palomba riportando le dichiarazioni dell’allora Premier Mario Monti, nei Paesi emergenti si ragiona ad esempio su un arco temporale di dieci o venti anni: nel nostro Paese allo stato attuale sarebbe quasi impossibile anche solo pensarlo.
Se chi ha il potere fa molta fatica a pensare di lasciarlo, è anche vero che i nostri giovani non sembrano avere la fame necessaria per prenderselo” precisa il Presidente di Community nell’editoriale. Tra chi se ne va all’estero auspicando in una crescita professionale migliore e chi invece resta in Italia apparentemente senza combattere per provare a migliorare le cose, le prospettive per il futuro non sembrano essere le migliori. Auro Palomba scrive che “se in altre epoche in situazioni come queste sarebbero sorti spontaneamente movimenti di protesta con l’aspirazione di cambiare, in Italia i giovani sembrano più orientati verso attività edonistiche“. L’esperto di comunicazione cita come esempio nell’editoriale del 2011 una ricerca online sugli Indignados italiani: il richiamo è al movimento sociale di protesta che in quel periodo imperversava in diverse parti del pianeta. Tra i risultati restituiti quello di un sito di “Indignati”: l’oggetto del loro risentimento era però il meccanismo di selezione dei concorrenti del talent “Amici di Maria De Filippi”. Sono passati sette anni da allora: forse la situazione non è proprio cambiata.

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