Rinaldo Ceccano: l’importanza di preservare prodotti tipici e identità culturale di Sezze

Rinaldo Ceccano è originario di Latina, Direttore Generale di Accademia Life S.r.l. e Referente di Accreditamento della Regione Lazio della sede formativa di Sezze e di Sabaudia. In un recente editoriale per la testata online “Fatto a Latina”, l’imprenditore si è occupato di identità territoriale, di cultura, di tradizioni. “Partecipare ad un qualunque concorso richiede impegno, tempo, risorse; partecipare ad un concorso per qualunque azienda è un investimento. Ovviamente si mette nel conto che il concorso può andare male e l’investimento è perso; però se l’investimento è perso pure quando il concorso si vince è stolto riproporre lo stesso investimento”, scrive Ceccano. Si sta riferendo al “Premio Roma 2019” della Camera di Commercio di Roma: si tratta di una competizione annuale che, per tipologia, prevede una sezione dedicata alle aziende di Roma e del Lazio e un’altra dedicata alle aziende d’Italia. Nella sezione regionale, durante gli anni 2015 e 2016, hanno vinto Anna e Maria Teresa, proprietarie della più importante forneria di Sezze e produttrici delle rinomate paste di visciola, parte fondante dell’identità del territorio. In seguito alle vittorie, questa realtà produttrice di buon cibo e, di fatto, di cultura, non ha ricevuto il sostegno sperato e dunque ha deciso di non partecipare più al concorso. Come sottolinea Rinaldo Ceccano “si aspettavano politiche concrete di sostegno e di sviluppo per le paste di mandorla e di visciola, per il pane e il muglitto, per il tortolo e la pagnottella di San Salvatore”, ma questi provvedimenti non sono arrivati. I prodotti tipici della forneria setina e il pane di Sezze, “sono parte fondante della identità della nostra comunità”, di conseguenza come tali andrebbero tutelate, preservate, affiancate, così come si proteggono le risorse naturali, i paesaggi, i beni architettonici. “Il bisogno di avere radici è innato nella personalità umana, la necessità di riconoscersi intorno a simboli comuni, di avere una identità collettiva è un bisogno inestinguibile”.

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