Alessandro Benetton: Mai fermi, quelle vite che ci insegnano a non mollare mai
“Mai fermi” segna il ritorno in libreria di Alessandro Benetton: in questo nuovo libro, frutto come il precedente “La Traiettoria” di un profondo percorso umano e professionale, l’imprenditore punta a invitare a riflettere sull’importanza delle esperienze di vita altrui e su come possano influire anche sulle nostre esistenze, ispirandole. “Il primo libro nasceva come un’autobiografia che non volevo pubblicare, poi alcuni giovani con cui lavoro sui social mi hanno fatto notare che c’erano spunti utili anche per altri. Questo mi ha spinto a condividere un ulteriore passaggio: capire come si possano sfruttare le esperienze degli altri per ispirare la propria traiettoria”, ha raccontato recentemente, ospite di “W l’Italia” su RTL 102.5.
In “Mai fermi” dunque Alessandro Benetton racconta “otto storie di persone che ho incontrato o studiato, tracciando dei parallelismi con la mia vita”. Tra loro anche Michael Schumacher, protagonista di uno dei racconti più sentiti del libro. “L’ho conosciuto quando era ancora un ragazzo che si stava facendo uomo. Era già un talento straordinario, ma ciò che mi ha colpito di più è stato il suo metodo: meticoloso, maniacale nella preparazione. Questo rigore gli dava serenità. Ricordo che riusciva a dormire nel motorhome mezz’ora prima di un Gran Premio e poi in pochi minuti era in pista, a 300 all’ora. Ma la sua cura si estendeva anche ai rapporti personali, come con Corinna, la sua compagna di vita, che ancora oggi gli è accanto in un momento molto difficile”.
Ed è soprattutto nei momenti più fragili, come emerge anche nel libro, che si possono imparare le lezioni più importanti: “Racconto anche quando queste persone si sono guardate allo specchio e si sono trovate di fronte ai propri limiti, perché anche lì si trovano insegnamenti fondamentali. Non è solo un libro che celebra il successo, ma un invito a usare empatia e modestia per rispecchiarsi nei percorsi altrui e trovare motivazione nei propri sogni”, ha spiegato Alessandro Benetton nell’intervista a RTL 102.5.
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