ADEA: il futuro dell’Africa è nell’istruzione

I giovani sono più del 50% della popolazione africana, l’attuale età media nell’Africa sub-sahariana è 18,5 anni, 14 milioni di giovani africani entrano ogni anno nel mercato del lavoro e faticano a trovare un impiego. L’ADEA, organizzazione panafricana cha lavora per promuovere il dialogo sulle politiche dell’istruzione, si impegna per favorire i giusti investimenti in materia di educazione e formazione.

Prima Riunione Preparatoria alla Triennale 2016 dell’Association for the Development of Education in Africa – Foto: ADEA (www.adeanet.org)

L’Associazione per lo sviluppo dell’istruzione in Africa – comunemente nota come Association for the Development of Education in Africa (ADEA) – ha lasciato Tunisi per insediarsi ad Abidjan, Costa d’Avorio, nel quadro del trasferimento della Banca Africana per lo Sviluppo (AfDB/BAD) e ha tenuto, dal 29-31 luglio 2015, la sua prima riunione preparatoria per la Triennale 2016.

La Triennale dell’ADEA (ex Biennale) è il più importante evento mondiale riguardo l’istruzione e la formazione in Africa, non solo per il contenuto delle discussioni, ma anche per la qualità del lavoro di analisi e per i numerosi partecipanti di alto livello invitati per l’occasione. La Triennale riunisce capi di Stato, un numero significativo di ministri africani dell’istruzione e della formazione, rappresentanti delle Nazioni Unite e di varie agenzie di cooperazione e sviluppo a sostegno della formazione in Africa, professionisti e ricercatori, rappresentanti della società civile e dei giovani, il settore privato e la diaspora.

Oley Dibba-Wadda

Oley Dibba-Wadda, Secretaria Esecutiva dell’ADEA

Secondo la segretaria esecutiva dell’ADEA, Oley Dibba-Wadda, i giovani rappresentato oltre il 50% della popolazione in Africa, l’attuale età media nell’Africa sub-sahariana è 18,5 anni e come ha ben sottolineato Donald Kaberuka (Uganda), attuale presidente dell’AfDB  – a settembre subentrerà il neo eletto Akinwumi Adesina (Nigeria) – 14 milioni di giovani africani entrano ogni anno nel mercato del lavoro eppure, nonostante ciò, non possono trovare un impiego”. Ed è proprio qui che entra in gioco l’ADEA poiché essa è prima di tutto un forum per il dialogo politico sui temi dell’istruzione. L’associazione è stata istituita nel 1988 su iniziativa della Banca Mondiale, al fine di migliorare il coordinamento tra le agenzie di sviluppo, e si è poi successivamente evoluta in una istituzione panafricana ospitata della Banca Africana per lo Sviluppo (AfDB) e fondata su un concreto partenariato tra i ministeri africani dell’istruzione e della formazione e i loro partner tecnici e strategici. L’ADEA agisce da catalizzatore per le riforme, le politiche e le pratiche promettenti, attraverso lo scambio di idee, esperienze, lezioni apprese e conoscenze in ambito educativo e formativo.

Il recente incontro di preparazione alla Triennale 2016 ha visto la partecipazione del presidente del comitato esecutivo ADEA, Peter Materu, nonché responsabile del settore istruzione per l’Africa centrale e occidentale della Banca Mondiale, la segretaria esecutiva dell’ADEA, Oley Dibba-Wadda e molti altri membri del comitato esecutivo e dello staff.

Dal 1993 al 2008 l’Associazione ha organizzato otto incontri biennali su diversi temi e ha tenuto la sua prima Triennale nel 2012 a Ouagadougou (Burkina Faso),  dedicata al tema Promuovere conoscenze, competenze e qualifiche cruciali per lo sviluppo sostenibile in Africa: come progettare e implementare una risposta efficace per i sistemi d’istruzione e formazione. Il quadro strategico che derivò da questa prima Triennale, al fine di orientare l’attuazione delle sue raccomandazioni, è stata avallato anche dai Capi di Stato presenti al vertice dell’Unione Africana ad Addis Abeba nel gennaio 2013.

Istruzione e formazione rappresentano oggi più che mai in Africa, le chiavi per stimolare uno sviluppo cruciale delle competenze per l’occupazione, la pace e la prosperità.  Un recente studio sulla corruzione della Banca Mondiale ha mostrato che circa un miliardo di dollari viene pagato a livello mondiale per tangenti ogni anno. L’Istruzione potrebbe a tal fine rappresentare un’arma preziosa nella lotta alla corruzione. Tre scuole di business in Africa stanno già mettendo questa teoria alla prova con l’introduzione di un programma anti- corruzione avvallato dalle Nazioni Unite nelle loro aule.

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