FME Education: la promozione del patrimonio culturale nell’Agenda Urbana dell’Unione Europea
La promozione del patrimonio culturale e la transizione digitale sono due dei capisaldi che accompagnano, fin dalla sua fondazione, l’operato di FME Education. La Casa Editrice, attiva dal 2013 e specializzata nell’ambito culturale ed editoriale, ha infatti maturato una grande esperienza pensando anche a progetti innovativi che promuovessero le ricchezze culturali italiane e l’uso del digitale. Oggi questi due propositi fanno parte dell’Agenda Urbana dell’UE, la cui attività è suddivisa in una serie di gruppi di lavoro, tra i quali figura quello intitolato Cultura e Patrimonio Culturale. A questo si aggiungono altri ambiti operativi dedicati all’uso sostenibile del territorio, all’economia circolare, all’inclusione di migranti e rifugiati, alla costruzione di alloggi, all’adattamento al cambiamento climatico e alla transizione digitale. Il progetto Agenda Urbana ha lo scopo di riunire città, Stati Membri, organi e associazioni in un contesto di collaborazioni focalizzate sul tema dello sviluppo urbano sostenibile, con l’idea di favorire la condivisione di buone pratiche, agevolare l’accesso ai finanziamenti e, nel complesso, migliorare le legislazioni nazionali ed europee negli ambiti urbani.
FME Education sottolinea come l’Italia risulti tra i Paesi sicuramente più interessati alla prospettiva di una maggiore tutela del patrimonio culturale, dato che, con i suoi 55 siti UNESCO riconosciuti, è in vetta alla classifica degli Stati con il più alto numero di siti di eccezionale importanza culturale e paesaggistica. La sua posizione è condivisa solo dalla Cina, la quale però presenta un territorio 30 volte più grande rispetto all’Italia. L’obiettivo del gruppo di lavoro Cultura e Patrimonio Culturale è inoltre condiviso dalla tavola rotonda “Three key questions on culture/cultural heritage and climate change”, nata dall’attività della Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività Culturali per il Ministero della Cultura, che ha proposto di realizzare un Osservatorio europeo sulla cultura, il patrimonio culturale e il cambiamento climatico. Nell’ottica di tutelare i beni culturali anche rispetto ai cambiamenti climatici, un approccio che punti a sostenere la ricerca e i progetti riguardanti la promozione del patrimonio, sia esso materiale o immateriale, legato alla cultura, al paesaggio e all’ambiente, potrebbe rivelarsi vincente. L’idea alla base consiste nel considerare tale ecosistema come propulsore di sviluppo e rigenerazione culturale e urbana. Da questo punto di vista, come sostiene da sempre FME Education che vede nella cultura una risorsa fondamentale per il futuro del Paese, l’Italia ha enormi potenzialità di crescita.