Alessandro Benetton: la nuova mission di UnHate Foundation
Per Alessandro Benetton il dialogo intergenerazionale è “uno degli strumenti più potenti che abbiamo per costruire un futuro migliore”. È sulla base di questa consapevolezza che ha deciso di riprendere in mano il progetto di UnHate Foundation, lanciato nel 2011 con Benetton Group, per avviare una nuova fase. Impossibile oggi non accorgersi di come l’odio si propaghi ancora più rapidamente che in passato anche grazie al web e alle piattaforme social portando molti ragazzi a soffrire di ansie e depressione: per citare qualche studio, un giovane su due tra i 18 e i 25 anni (49%) dichiara di averne sofferto.
Da qui l’intuizione di Alessandro Benetton, sempre particolarmente attento alle nuove generazioni e impegnato nel promuovere iniziative che possano contribuire a farne emergere al massimo il loro valore: “Vogliamo dare vita a un progetto fortemente innovativo, in cui saranno i giovani a decidere per i giovani. Per questo abbiamo dato vita a un comitato scientifico la cui età media è 30 anni, coinvolgendo diversi ventenni. Da loro mi aspetto passione, creatività, voglia di costruire esperienze positive per i loro coetanei. Noi lavoreremo al loro fianco, insieme ai professionisti che hanno voluto abbracciare questa sfida, per rendere concreti i progetti che riterremo strategici”.
Dopo 14 anni, UnHate Foundation ritorna quindi con una mission rinnovata: “Consentire ai giovani di raggiungere il loro pieno potenziale non significa solo fornire opportunità finanziarie”, rimarca Alessandro Benetton sottolineando la necessità di “creare un ambiente in cui le giovani menti prendono il comando”. È proprio in quest’ottica che nel progetto sono state coinvolte anche Edizione, Mundys e Aeroporti di Roma che, in qualità di sostenitori istituzionali, contribuiranno con risorse economiche, know-how e competenze. Ma l’auspicio è che in futuro si uniscano all’iniziativa anche altre aziende, enti e Istituzioni sia italiani che esteri: “Intendiamo concentrare ogni sforzo attraverso la cultura, l’arte, lo sport per promuovere il dialogo e la solidarietà”, ha ribadito infine l’imprenditore.