Scuola, quale futuro? Auro Palomba e l’editoriale del 2007 ancora così attuale
Auro Palomba lo scriveva nel 2007 in un editoriale per la newsletter di Fondazione Nord Est: “La scuola è lo specchio di un Paese, delle sue ambizioni, della voglia di portare la cultura e il sapere al centro del sistema“. Parole che a distanza di anni risultano ancora valide nell’universo di riflessioni che scatena ogni anno la fine dell’anno scolastico. Si tratta di un sistema in difficoltà? Probabilmente sì, allora come oggi.
L’analisi del Presidente del gruppo Community risulta infatti così attuale, nonostante sia stata scritta oltre dieci anni fa: “È in difficoltà la politica, è in difficoltà la famiglia, perché la scuola dovrebbe essere diversa? Sorprende, semmai, che giornali e istituzioni se ne accorgano solo di fronte a fatti di evidente gravità. Se ne occupano come sempre per qualche giorno, finché tutto non torna nel dimenticatoio, fino al prossimo episodio di cronaca“. Non sbagliava Auro Palomba nel rilevarlo anni fa: e oggi cosa è cambiato? Sappiamo forse come è finita la vicenda dei ragazzi che spintonavano il professore riprendendosi in video e mettendolo in rete? O dello studente modenese che in un altro video lanciava il cestino contro la professoressa? Vicende successe solo qualche mese fa, dimenticate una volta che si è esaurito il clamore mediatico suscitato. Non sappiamo se quei ragazzi hanno imparato una lezione di vita, se i provvedimenti decisi nei loro confronti sono serviti a insegnare qualcosa. Forse perché questo non fa notizia.
Nello stesso editoriale Auro Palomba si interrogava anche sul livello di meritocrazia e di preparazione degli studenti che la scuola è in grado di garantire, facendo un confronto anche con gli altri Paesi europei. Spunti di riflessione da cui ancora oggi bisognerebbe ripartire per arrivare ad avere un quadro più realistico possibile dell’istruzione in Italia e della sua percezione anche a livello mediatico in modo da poter correggere adeguatamente il tiro. O almeno provarci.