La desertificazione dei centri urbani e la crisi del Made in Italy: l’articolo di Giampiero Catone

“Città senza commercio, vetrine spente e vie insicure” è il titolo che Giampiero Catone dà a un suo recente articolo pubblicato su “La Discussione”, nel quale si parla di desertificazione dei centri urbani e delle conseguenze che tale fenomeno comporta.

Sono circa centomila le attività di commercio al dettaglio sparite negli ultimi dieci anni e oltre sedicimila le imprese di commercio ambulante. “Si tratta di saracinesche abbassate di negozi di moda, di librerie, di giocattoli, di ferramenta, che chiudono senza poter avere la possibilità riaprire”, osserva Giampiero Catone, “Significa un crollo della nostra piccola ma favolosa imprenditoria, significa meno lavoratori stabili che avevano acquisito una particolare professionalità nella esperienza di lavoro in città”. Al loro posto sorgono farmacie, negozi di telefonia e un numero notevole di bar.

Tutto ciò è una diretta conseguenza della crescita dei canali online e delle imprese straniere. Se si guarda ai numeri del 2015, è evidente che l’online abbia registrato un’accelerazione “dirompente”, con vendite passate dai 16,6 miliardi ai 48,1 miliardi del 2022. “Questo – scrive Giampiero Catonesignifica che il negozio fisico ha perso miliardi e milioni di clienti, nel contempo deve fare i conti con i costi delle locazioni, delle spese energetiche e del personale”. Nel frattempo è aumentata la presenza straniera nel commercio, sia come numero di imprese, con più di 44 mila nuovi punti vendita, sia come occupati, con più di 107 mila unità. “Al contrario si riducono a vista d’occhio le attività e gli occupati italiani, con meno 138mila esercizi e meno 148mila dipendenti”.

Una situazione drammatica che porta a conseguenze importanti anche sotto l’aspetto della sicurezza. Laddove “non ci sono marciapiedi con persone che vivono la città, dove non ci sono vetrine illuminate, dove non si creano quei circuiti virtuosi di relazioni sociali, arriva il buio, il vuoto”. Secondo Giampiero Catone è lampante la correlazione con i sempre più frequenti casi di cronaca sulle violenze e tentate violenze nelle aree urbane. “Siamo di fronte alla crisi di quella Italia del ‘life style’ che tanta fortuna e ammirazione, ad iniziare dalla moda, al design, all’enogastronomia, ancora suscita nel mondo”, riconosce.

Il Governo, intanto, sta lavorando a delle soluzioni per supportare le piccole e micro imprese. Il ministro per il Made in Italy Adolfo Urso ha infatti annunciato “misure di carattere strutturale”, mentre il ministro per le Politiche Europee Raffaele Fitto ha dichiarato che “libererà tutte le risorse contenute nel Piano nazionale di ripresa per la rigenerazione urbana”.

L’articolo a firma di Giampiero Catone è disponibile sul sito web de La Discussione al seguente collegamento:

https://ladiscussione.com/278550/ambiente/citta-senza-commercio-vetrine-spente-e-vie-insicure/

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*